Paralimpiadi: Bebe Vio e Federico Morlacchi i portabandiera dell’Italia a Tokyo

Saranno Beatrice Vio e Federico Morlacchi i portabandiera della delegazione italiana che prenderà parte alle prossime Paralimpiadi di Tokyo. “Due atleti che con le loro prestazioni hanno scritto e continueranno a scrivere pagine memorabili di sport, a livello nazionale e internazionale, e che con il loro esempio, in gara come nella vita, hanno ispirato tantissime persone”, ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, orgoglioso nel rendere noti i nomi di coloro che guideranno la spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Tokyo. “Il doppio portabandiera, prima volta nella nostra storia, introduce un principio di civiltà che rappresenta un valore aggiunto. Siamo grati agli organismi internazionali per aver introdotto questa opportunità e felici di poter dare la giusta rappresentazione di una delegazione che, in questa edizione, avrà una equa presenza di atlete e atleti”. La presentazione si è svolta questa mattina a Roma, nella sede del Cip in via Flaminia Nuova, dove è stato comunicato anche che il segretario generale del Cip Juri Stara sarà il capo missione, mentre Emiliana Bizzarrini la Chief medical officer. “Sono felicissima, è un sogno che diventa realtà. Ho sempre dato il massimo per realizzare questo desiderio che coltivo sin da Londra 2012”, le dichiarazioni di Bebe Vio, riportate dal Cip. “Spero in questo modo di poter ispirare tante bambine e tanti bambini che vogliono cominciare un percorso nello sport paralimpico. A loro voglio dire: se hai una buona squadra e un sogno nel cassetto puoi raggiungere qualsiasi obiettivo!”. “Da tanto tempo lo sognavo e lo speravo. Si tratta dell’onore più grande per un atleta. In pochi riescono a raggiungere le Paralimpiadi, pochissimi hanno il privilegio di diventare portabandiera”, le parole di Federico Morlacchi. “Si tratta di un riconoscimento bellissimo per quanto fatto in questi anni di carriera, ma anche una responsabilità nei confronti del movimento. Sono felice!”.

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