Migranti: Lamorgese (min. Interno), “non si può consegnare il problema solo ai Paesi di primo approdo”, servono “solidarietà e responsabilità”

foto SIR/Marco Calvarese

“Ci vuole un buon governo delle migrazioni, perché la pandemia ha influito anche sui numeri”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo all’incontro organizzato questo pomeriggio all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede sul tema: “Governare le migrazioni. La buona pratica dei corridoi umanitari”. “Da una parte – ha spiegato il ministro – i numeri sono aumentati perché chi è senza speranza nel proprio Paese cerca di trovare una vita dignitosa altrove. Dall’altra parte, c’è un fenomeno su cui non possiamo tacere, il traffico di persone; e le reti criminali che vanno perseguite”. Secondo Lamorgese, “diritti e doveri viaggiano di pari passo: spesso, invece, in materia di immigrazione si parla solo di diritti e non di doveri”. “Non si può consegnare il problema soltanto ai Paesi di primo approdo”, ha osservato il ministro: “Servono solidarietà e responsabilità, soprattutto in Europa, con la quale c’è un dialogo costruttivo”. Tra le proposte, quella di rivedere il decreto flussi e di esaminare la possibilità di concedere “permessi di lavoro a tempo”, per permettere ai migranti di entrare e uscire dai loro Paesi a seconda delle offerte di lavoro ricevute.

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