Povertà minorile: Save the Children, “bambini i più colpiti dalla crisi economica causata dalla pandemia. Istruzione fattore protettivo”

“I dati resi noti dall’Istat segnalano un gravissimo aumento del numero di bambini in povertà assoluta, il numero più alto mai registrato nella serie storica dal 2005. Questi numeri confermano l’allarme lanciato qualche giorno fa: nel nostro Paese sono proprio i più piccoli a subire, rispetto a tutte le altre fasce di età, gli effetti più devastanti della crisi economica prodotta dalla pandemia”. Così Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, commenta i dati diffusi oggi sulla povertà assoluta in Italia nel 2020.
Save the Children aveva rilanciato solo pochi giorni fa la campagna “Riscriviamo il Futuro” che quest’anno vede proprio bambine, bambini e adolescenti come protagonisti assoluti, per dare loro voce e denunciare la condizione di povertà economica ed educativa che aveva colpito i minori durante il Covid.
“Non possiamo accettare che in Italia un milione e trecentomila bambini, bambine e adolescenti vivano in condizioni di povertà assoluta, senza l’indispensabile per condurre una vita quotidiana dignitosa. È indispensabile l’avvio immediato di un piano di contrasto alla povertà minorile che sostenga i bambini in tutte le dimensioni della loro crescita, dal diritto alla salute a quello all’istruzione. Gli strumenti che si stanno mettendo in campo in questa fase – dal Piano nazionale ripresa e resilienza sino al nuovo dispositivo della ‘Child Guarantee’ appena varato al livello europeo – devono assumere questo come obiettivo prioritario per scongiurare un drammatico aumento delle disuguaglianze – sostiene Milano -. I dati dell’Istat confermano anche come l’istruzione rappresenti un ‘fattore protettivo’ di fronte al rischio di povertà. Per spezzare il circolo vizioso tra povertà educativa e povertà materiale, è fondamentale in questo periodo di crisi potenziare tutte le risorse educative, nelle aree più deprivate del paese, per prevenire il rischio di un forte aumento della dispersione scolastica e, con questo, un ulteriore aumento del rischio di povertà tra i giovani adulti”.
A soli nove giorni dal lancio della campagna “Riscriviamo il Futuro”, oltre 6.700 persone che hanno già firmato il Manifesto per combattere la povertà educativa e digitale.
Save the Children rinnova con questa campagna il proprio impegno, proponendosi entro il 2023 di raggiungere e garantire un sostegno continuativo alle famiglie con bambini più colpite dalla crisi, sia come risposta materiale ed economica immediata, sia come accompagnamento di lungo periodo verso il recupero dell’autonomia, continuando ad assicurare un sostegno educativo e psicosociale in ambito scolastico ed extrascolastico a tutti i bambini e gli adolescenti raggiunti nei primi mesi di intervento e intercettando i minori e i nuovi studenti più a rischio attraverso la propria rete di centri e scuole diffuse su tutto il territorio nazionale.

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