Povertà: Coldiretti, da inizio pandemia stanziati 340 milioni in aiuti alimentari. Oltre 5,5 milioni i chili di prodotti Made in Italy distribuiti con “Spesa sospesa”

Con la crescita della povertà in Italia, dall’inizio della pandemia Covid sono stati stanziati 340 milioni di euro per l’assistenza alimentare agli indigenti attraverso pacchi di cibi e forniture alle mense. È quanto afferma  Coldiretti nel commentare il nuovo rapporto Istat con il numero di poveri che ha raggiunto il record dal 2005, pari a 5,6 milioni di individui, di cui ben 1,3 milioni è rappresentato da minori.
“Con la crisi un numero crescente di persone è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea l’organizzazione – ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.
Per arginare questa situazione, informa ancora Coldiretti, quasi 1 italiano su 3 (30%) ha partecipato quest’anno a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose: “Contro la povertà è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini”. Dall’inizio della pandemia sono oltre 5,5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi, la più grande iniziativa di solidarietà mai realizzata dagli agricoltori italiani resa possibile anche dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della “Spesa sospesa”.

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