Pasqua: mons. Melis (Ozieri), “la misura ideale della fede nella risurrezione è rendere migliore la vita degli altri”

“Cristo Risorto, con la luce che emana dall’essere divenuto ‘uomo nuovo’, scansa la pietra che blocca, la pone a lato, quasi a voler indicare la libertà lasciata all’uomo di tornare a scegliere la sua prigione: la luce della Risurrezione esige di essere scelta, accolta, abbracciata, incarnata ed emanata all’esterno”. Mons. Corrado Melis, vescovo di Ozieri, rivolge un messaggio alla diocesi in occasione della Pasqua. “Frutto della Pasqua è la realtà trasformata, divenuta incanto di bellezza per la presenza in essa del Risorto che, ormai, ripercorre silente i sentieri di tutta l’umanità. Cristo, uomo nuovo, è presenza pellegrinante in ogni luogo della Terra: negli ambienti di culto e nei tuguri delle grandi metropoli, nelle nostre confortevoli case e nelle miserabili baracche dei diseredati”. Il vescovo aggiunge: “Carissimi, augurando ‘buona Pasqua’ vorrei indicare di ritrovare la gioia di celebrare l’eucarestia con la Chiesa, la quale rende presente la Pasqua di Cristo e ne comunica il dinamismo ai fedeli; vorrei indicare che la verità dell’uomo e del mondo è proposta nella verità di Cristo. Vorrei indicare che la misura ideale della fede nella risurrezione è rendere migliore la vita degli altri”. E conclude: “Vorrei annunciare, con parole di augurio, che la vita risorta si nasconde nella vita quotidiana e si manifesta orientandosi verso l’alto, lasciandosi affascinare dal pensiero della risurrezione piuttosto che dalla rassegnazione”.

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