Pasqua: mons. Lovignana (Aosta), “la Risurrezione di Gesù si riverbera nel mondo attraverso la fede operosa dei suoi discepoli”

La Risurrezione di Gesù “è un messaggio di vita e di speranza anche per questo tempo difficile e faticoso della pandemia. Quanta morte, quanta sofferenza, quanta povertà! Pasqua dice che Dio non si è allontanato da noi. Rimane presente e vicino. La sofferenza dell’umanità è raccolta nella sofferenza di Gesù Cristo che continua ad accompagnare i passi faticosi e dolenti di ogni uomo”. Lo ha scritto il vescovo di Aosta, mons. Francesco Lovignana, nel messaggio alla diocesi per la Pasqua.
“La grazia pasquale è come il sole e la pioggia della primavera che risvegliano la terra e le donano nuova vita!”, osserva il vescovo, sottolineando che “siamo chiamati ad essere sole e pioggia di primavera per gli altri”. E se “a volte le parole umane dell’annuncio della risurrezione di Gesù paiono logore”, in realtà – evidenzia mons. Lovignana – “non lo sono se dietro c’è una vita ardente di fede e di amore, se dentro alle parole c’è il fuoco dello Spirito e del dono”. “Preghiera e carità danno verità alle parole dell’annuncio”, prosegue il vescovo, che esorta: “Preghiamo per tutti davanti al Signore. Compiamo gesti di risurrezione per tutti coloro che ne hanno bisogno”. “Ci sono gesti grandi, alcuni eroici, nell’ambito dell’impegno sociale e sanitario”, spiega: “Penso agli operatori sanitari, ma anche a chi per volontariato, per professione o per incarico politico è chiamato a occuparsi della vita e del lavoro di altri e del bene di tutti”. “Ci sono anche gesti piccoli e quotidiani – aggiunge – che possono far passare dalla morte alla vita, gesti che ognuno può fare, che ogni famiglia può compiere”. “Penso – precisa – alla condivisione della spesa, alla compagnia donata a chi è solo, all’aiuto offerto a chi deve affrontare una situazione di disagio, sbrigare una pratica, sostenere una visita medica. A volte sono gesti di risurrezione anche solo una parola, una telefonata, un sorriso”. Mi piace pensare che la Risurrezione di Gesù si riverberi così nel mondo, attraverso la fede operosa dei suoi discepoli!”, conclude mons. Lovignana.

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