Haiti: preti e suore rapiti. Celam, “atto crudele e disumano, liberare immediatamente questi nostri fratelli”

La presidenza del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), a partire dal presidente, mons. Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujllo (Perù), ha inviato una lettera a mons. Launay Saturné, arcivescovo di Cap-Haïtien e presidente della Conferenza episcopale haitiana, nella quale esprime la propria solidarietà a nome dei vescovi di tutto il Continente per la “triste notizia del rapimento abusivo e criminale di 5 sacerdoti, 2 religiosi e 3 laici”, avvenuto a opera di una gang criminale a Croix-des-Bouquets, sobborgo occidentale della capitale Port-au-Prince.
Per questo, “noi vescovi del Celam alziamo la nostra voce, per condannare con tutte le nostre forze questo atto crudele e disumano, che mette a rischio la salute e la vita di dieci persone che hanno dedicato la loro vita al servizio di Dio e del prossimo”.
Il Celam chiede, inoltre, che i carcerieri, “in nome del Dio dell’Amore, della Giustizia e della Misericordia, liberino immediatamente questi fratelli, ingiustamente privati della loro libertà”, mentre “chiediamo alle autorità competenti di compiere strenui sforzi per ottenere la rapida liberazione di questi fratelli”.
Conclude la lettera: “Con la maggior convinzione possibile, diciamo che nessuno può assumersi il diritto di privare l’altro della propria libertà personale, soprattutto se si tratta di un rapimento estorsivo, il cui obiettivo è ottenere un riscatto in cambio della libertà di persone innocenti. Il diritto internazionale prevede pene severe per questo tipo di atto illegale”.

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