Diocesi: Caritas Matera-Irsina, progetto di microcredito a sostegno delle piccole imprese. Mons. Caiazzo, “un segnale concreto di speranza”

È stato presentato a Matera il Progetto Lidia per il microcredito, promosso dalla Caritas della diocesi di Matera-Irsina a favore di chi, anche in tempo di pandemia, voglia dare vita a una microimpresa sul territorio. “La carità non può essere ridotta ad assistenzialismo – afferma l’arcivescovo di Matera, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo –. Abbiamo il dovere di insegnare alle persone come procurarsi il cibo. Mettiamo quindi del nostro per dare segnali di speranza concreta in un tempo in cui la speranza sembra offuscata”. Il progetto Lidia, nato nel 2009, prende il nome da un personaggio biblico, una donna imprenditrice, simbolo di forza e autonomia. Viene ora rilanciato allargando l’utenza e prevede l’accesso a un prestito di massimo 25mila euro con un tasso fisso agevolato al 2,5%, da restituire in 60 mesi. La convenzione è con la Banca Popolare di Puglia e Basilicata. “Chiunque abbia un’idea di imprenditorialità e non possa accedere diversamente al credito può proporla alla Caritas – spiega la direttrice della Caritas di Matera, Annamaria Cammisa –. L’idea viene valutata da una commissione e le persone saranno poi accompagnate in ogni fase”. “Vogliamo dare vita a una imprenditorialità diversa, per rispondere alle esigenze di tanti giovani, donne, uomini, persone con disabilità, migranti”, conclude. Le fa eco ancora mons. Caiazzo, che, “di fronte alle centinaia di famiglie che ogni giorno bussano alle nostre parrocchie”, anticipa un altro progetto: “Vogliamo far nascere delle cooperative agricole, per dare vita a livello locale a un sistema equo, che superi anche la pratica del caporalato”.

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