Papa Francesco: udienza, “tante volte preghiamo come pappagalli”. “Chiamare lo Spirito Santo, continuamente”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il primo compito dei cristiani è mantenere vivo questo fuoco, che Gesù ha portato sulla terra: e questo fuoco è l’amore di Dio, lo Spirito Santo”. È la consegna del Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata alla preghiera con la Trinità e trasmessa in diretta streaming dalla Biblioteca privata del Palazzo apostolico. “Senza il fuoco dello Spirito le profezie si spengono, la tristezza soppianta la gioia, l’abitudine sostituisce l’amore, il servizio si trasforma in schiavitù”, il monito di Francesco, che ha citato l’immagine della lampada accesa accanto al tabernacolo, dove si conserva l’Eucaristia: “Anche quando la chiesa si svuota e scende la sera, anche quando la chiesa è chiusa, quella lampada rimane accesa, continua ad ardere: non la vede nessuno, eppure arde davanti al Signore. Così lo Spirito Santo nel nostro cuore: sempre presente, come quella lampada”. “Tante volte succede che noi non preghiamo, non abbiamo voglia di pregare, non sappiamo pregare, o tante volte preghiamo come pappagalli, con la bocca ma il cuore è lontano”, ha proseguito il Papa a braccio: “Questo è il momento di dire: ‘Vieni, Spirito Santo, riscalda il mio cuore, insegnami a pregare, a guardare il Padre, a guardare il Figlio. Insegnami qual è la strada della fede, insegnami ad amare e, soprattutto, insegnami ad avere un atteggiamento di speranza”. “Chiamare lo Spirito, continuamente, perché sia presente nelle nostre vite”, l’invito ancora fuori testo.

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