Papa Francesco: alla Curia Romana, no alla “mondanità spirituale” e al “peccato del si dovrebbe fare”. “Piani apostolici espansionisti tipici dei generali sconfitti”

C’è una “pericolosa tentazione” che, a differenza di tutte le altre, “è difficile da smascherare, perché coperta da tutto ciò che normalmente ci rassicura: il nostro ruolo, la liturgia, la dottrina, la religiosità”. Così il Papa, nel discorso alla Curia Romana per gli auguri natalizi, ha stigmatizzato ancora una volta la “mondanità spirituale”, cioè “la vanagloria di coloro che si accontentano di avere qualche potere e preferiscono essere generali di eserciti sconfitti piuttosto che semplici soldati di uno squadrone che continua a combattere”. “Le rassicurazioni sono il frutto più perverso della mondanità spirituale, che rivela la mancanza di fede, di speranza e di carità, e diventano incapacità di saper discernere la verità delle cose”, la denuncia. “Quante volte sogniamo piani apostolici espansionisti, meticolosi e ben disegnati, tipici dei generali sconfitti!”, ha esclamato Francesco:  “Così neghiamo la nostra storia di Chiesa, che è gloriosa in quanto storia di sacrifici, di speranza, di lotta quotidiana, di vita consumata nel servizio, di costanza nel lavoro faticoso, perché ogni lavoro è sudore della nostra fronte”. “Invece ci intratteniamo vanitosi parlando a proposito di ‘quello che si dovrebbe fare’ – il peccato del ‘si dovrebbe fare’ – come maestri spirituali ed esperti di pastorale che danno istruzioni rimanendo all’esterno”, il monito de Papa, sulla scorta dell’Evangelii gaudium: “Coltiviamo la nostra immaginazione senza limiti e perdiamo il contatto con la realtà sofferta del nostro popolo fedele”. L’umiltà, invece, “è la capacità di saper abitare senza disperazione, con realismo, gioia e speranza, la nostra umanità; questa umanità amata e benedetta dal Signore. L’umiltà è comprendere che non dobbiamo vergognarci della nostra fragilità. Gesù ci insegna a guardare la nostra miseria con lo stesso amore e tenerezza con cui si guarda un bambino piccolo, fragile, bisognoso di tutto. Senza umiltà cercheremo rassicurazioni, e magari le troveremo, ma certamente non troveremo ciò che ci salva, ciò che può guarirci”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori