Iraq: Aics e Upp, apertura nuovo reparto salute mentale e supporto psicosociale dell’ospedale Al Salam di Mosul est

Si inaugura oggi il nuovo reparto di salute mentale e supporto psicosociale dell’ospedale Al Salam di Mosul est. La realizzazione dell’opera è stata resa possibile grazie al finanziamento della Cooperazione Italiana (Aics) a sostegno del progetto “Salamtak 3” (La tua salute), implementato da Un Ponte Per (Upp). Prima dell’occupazione dello Stato Islamico e la completa distruzione dell’edificio nel 2017, l’ospedale Al Salam era il più grande dell’area di Mosul. Dalla fine del 2017 l’ospedale è stato ricettore di supporto esterno volto alla ricostruzione e al ristabilimento dei servizi essenziali. Il nosocomio riceve quotidianamente tra i 6.000 e i 10.000 pazienti da tutto il governatorato di Ninive. Da oggi il Dipartimento di salute mentale disporrà di circa 240 mq di nuovi spazi inclusivi, nuove attrezzature che permetteranno terapie cognitive, trattamenti farmacologici, valutazioni psicologiche e supporto ai comitati medici e scolastici. L’intero reparto è stato completamente spostato nel nuovo edificio che dispone di ben 7 sale, con l’aggiunta di 8 posti letto, dedicate alla varietà di servizi offerti. Dal mese di febbraio grazie al progetto sono state raggiunte oltre 10.145 persone, tra le quali molte presentavano stress post traumatico e disturbi di vario genere. Più di 3.000 donne, adolescenti e bambini hanno avuto accesso a servizi di salute riproduttiva e specifiche consulenze pediatriche, grazie alla presenza di psicologhe, ginecologhe, ecografiste e pediatri. Sono state inoltre garantite circa 1.000 sessioni di supporto psicosociale individuale e collettivo. Grazie al nuovo reparto l’ospedale Al Salam diventerà il centro nevralgico per la salute mentale della città di Mosul, a cui faranno capo anche gli altri due ospedali della città che forniscono questi servizi. “Salamtak 3” si inserisce in un più vasto quadro di interventi e servizi specialistici che Upp, grazie al sostegno di Aics, porta avanti in Iraq, ed in particolare nella Piana di Ninive e a Mosul, sin dall’inizio dell’emergenza umanitaria del 2014.

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