Crollo gru: mons. Nosiglia (Torino), “non si può risparmiare sulla vita e speculare su quella altrui”

“Non si può risparmiare sulla vita, non si può – addirittura – speculare sulla vita altrui. C’è un diritto al lavoro, oggi già così difficile da attuare; e c’è anche un diritto alla sicurezza del lavoro, che appare ancor più lontano da realizzare. Anche per questo, nei giorni scorsi, ho parlato di vergogna. Perché le istituzioni, come i politici e le agenzie di controllo, non possono rimanere ignavi e inerti di fronte a questa ‘guerra non dichiarata’ della sicurezza sul lavoro”. Lo ha affermato questa mattina l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, nell’omelia pronunciata durante il funerale di Filippo Falotico, una delle tre vittime della tragedia del crollo della gru di sabato scorso in via Genova.
Per l’arcivescovo, “il lutto della città, il ritrovarsi in cattedrale oggi sono segnali importanti, perché dicono che tutti siamo coinvolti. Dicono che non dimenticheremo, che non vogliamo dimenticare”. “Come non dimentichiamo i morti della Thyssen di 14 anni fa, e tutti gli altri che purtroppo si sono succeduti”, ha proseguito mons. Nosgilia, assicurando che “li ricordiamo tutti nella memoria civile di Torino, e nella preghiera che ci accompagna”. “Maria Madre di Gesù e nostra consolata e consolatrice, che ha sperimentato il dolore e la perdita del suo Figlio sotto la croce, accolga con amore di madre Filippo e lo conduca al suo Figlio Gesù”, ha concluso l’arcivescovo: “Alla Madonna chiediamo anche di confortare e sostenere i familiari di Filippo in questi momenti difficilissimi. E la Vergine Maria, infine, accompagni tutti noi verso quel regno di luce infinita dove non c’è sofferenza, pianto e lutto ma solo pace per sempre con il Signore e i propri cari”.

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