Migrazioni: Von der Leyen su Bielorussia-Polonia. Aiuti umanitari, sostegno alla Polonia, lotta alla tratta e sanzioni contro il regime Lukashenko

(da Strasburgo) “Quello che sta facendo il regime di Lukashenko è sfruttare gli esseri umani approfittando delle loro sofferenze e provocando violenze e perdite di vite per scopi politici”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, intervenendo oggi nell’emiciclo dell’Europarlamento a Strasburgo, ha insistito sulle responsabilità del dittatore di Minsk. “Queste persone sono intrappolate in territorio bielorusso a causa dell’avventatezza del regime di Lukashenko. Queste persone hanno bisogno di aiuto. Per questo ci siamo subito messi in contatto con le agenzie delle Nazioni Unite. Con loro abbiamo costituito un gruppo di contatto, e abbiamo subito mobilitato fondi per sostenere i loro sforzi sul campo”. In secondo luogo la Ue, oltre agli aiuti umanitari, si sta mobilitando, come ha affermato Von der Leyen, sul piano diplomatico: “Ho discusso con i nostri amici americani per allineare i nostri sforzi. Abbiamo convenuto che per contrastare questo comportamento è importante coordinare le nostre sanzioni e lavorare con i Paesi di origine e le compagnie aeree che trasportano i migranti a Minsk. Ed è quello che abbiamo fatto e che stiamo facendo. Stiamo coordinando le nostre sanzioni con Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Ho incaricato il vicepresidente Schinas di impegnarsi immediatamente con i Paesi chiave. È stato in Iraq, Emirati Arabi Uniti, Libano, Turchia e Uzbekistan. Diverse compagnie aeree e autorità dell’aviazione civile hanno interrotto i viaggi ingiustificati in Bielorussia. Inoltre, l’Iraq ha iniziato a rimpatriare i cittadini bloccati in Bielorussia. Accogliamo con favore questa ottima cooperazione con l’Iraq. Ma più migranti sono intrappolati e lavoreremo con le agenzie delle Nazioni Unite per facilitare il loro ritorno a casa”.
Il terzo punto riguarda le sanzioni. “La strategia adottata dalla Bielorussia si basa molto chiaramente sulla complicità degli operatori turistici e dei loro intermediari. Ci sono agenzie di viaggio specializzate che propongono offerte all inclusive: visti, voli, hotel e, un po’ cinicamente, taxi e bus fino al confine. Intendiamoci: questi migranti vengono vilmente fuorviati da false promesse. Dobbiamo combattere tutto questo. Quindi proponiamo l’elaborazione di una lista di controllo per tutti i mezzi di trasporto basata sul diritto internazionale sulla tratta e il traffico di migranti. Oggi la Commissione ha presentato una proposta legislativa a tal fine”.
L’ultimo punto riguarda la gestione delle nostre frontiere. “La nostra posizione è sempre stata quella di sostenere i nostri Stati membri che sono in prima linea, sia a est che a sud. Perché dobbiamo agire insieme per proteggere i nostri confini europei. Attualmente stiamo implementando sforzi sostanziali. Nel nuovo bilancio europeo sono disponibili 6,4 miliardi di euro per la gestione delle frontiere. Ad esempio, stiamo finanziando la tecnologia di sorveglianza elettronica, veicoli di pattuglia, attrezzature per le guardie di frontiera e la costruzione di valichi di frontiera, ma anche immagini satellitari e infrastrutture critiche. Inoltre, spendiamo circa 1 miliardo di euro ogni anno per Frontex. E oggi la Commissione ha deciso di andare oltre. Proponiamo di triplicare i fondi attualmente stanziati per Lituania, Lettonia e Polonia. Questo pacchetto di misure di sicurezza è concepito per affrontare l’attuale emergenza e per sottolineare la nostra solidarietà con gli Stati membri in prima linea”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa