Risparmio: Acri-Ipsos, cresce fiducia in Ue, al top negli ultimi 10 anni. Bene operato di Bruxelles per due terzi italiani, 60% apprezza euro

Cresce la fiducia nell’Unione europea, raggiungendo il livello più alto degli ultimi 10 anni e rafforzando la convinzione che andrà nella direzione giusta anche nel futuro prossimo. È quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e il risparmio”, realizzata da Acri e Ipsos e presentata oggi, alla vigilia della 97ª Giornata mondiale del risparmio. Il ruolo giocato dall’Ue nei mesi appena trascorsi e la crucialità del sostegno economico portano più del 60% degli italiani a nutrire fiducia verso Bruxelles, dato che si innesta su un trend in crescita rilevato negli ultimi anni (49% nel 2019 e 57% nel 2020). Due terzi degli italiani non hanno dubbi che, nei prossimi anni, l’Unione europea continuerà a muoversi nella giusta direzione, valorizzando il proprio operato. A questo si aggiunge la convinzione, condivisa da più del 70% degli italiani, che uscirne sarebbe un grave errore.
Su queste valutazioni si innesta la soddisfazione per la moneta unica (49%), in forte crescita rispetto al 2019 (37%), lungo un trend positivo iniziato a partire dal 2014. Tra gli insoddisfatti si collocano le persone che non lavorano, con un titolo di studio inferiore, ossia coloro che evidentemente si sono trovati a dover gestire aspettative disattese, che hanno generato malcontento e sfiducia. D’altra parte, il 60% degli italiani è convinto che l’euro, anche in un futuro lontano, non potrà che comportare dei vantaggi.

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