Corridoi umanitari: Com. Sant’Egidio, “importante il richiamo di Draghi”. “In 5 anni giunti in Europa quasi 4mila profughi. Aprire ‘canali legali’ per motivi di lavoro”

È “molto importante” il discorso fatto oggi in Parlamento dal presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, sulla necessità di “incentivare canali di immigrazione legali” e, in particolare, il richiamo all’Europa che “dovrebbe impegnarsi di più, seguendo, ad esempio, il modello dei cosiddetti corridoi umanitari”. Lo afferma la Comunità di Sant’Egidio in una nota. “È il riconoscimento di una best practice della società civile, totalmente autofinanziata, che funziona perché riesce a mettere insieme la necessità di salvare chi fugge da guerre e condizioni di vita insostenibili, con l’esigenza di avviare percorsi di integrazione”, viene sottolineato. “Lo dimostra il fatto che in cinque anni siamo riusciti a portare con successo in Italia, in Francia, in Belgio e nel principato di Andorra, quasi 4mila persone dai campi profughi del Libano, dall’Etiopia e dall’isola di Lesbo”, prosegue la Comunità di Sant’Egidio, il cui “auspicio è che si concretizzino presto nuovi corridoi umanitari per salvare chi è nei campi di detenzione in Libia e chi è vittima della grave crisi umanitaria che si è aperta in Afghanistan”. “La nostra Comunità – conclude la nota – continuerà ad impegnarsi in questa direzione cosciente della necessità che si aprano anche altri ‘canali di immigrazione legali’, come quelli attesi da anni per motivi di lavoro, necessari oggi più che mai anche per rispondere in modo adeguato alla ripresa economica in atto”.

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