Giornata della democrazia: appelli da Onu e Ue. Jourova, “anche in tempi di crisi i diritti fondamentali non devono mai essere sospesi”

Giornata internazionale della democrazia oggi e gli appelli, i dati, le esortazioni viaggiano numerosi attraverso i canali social, da parte di istituzioni, attivisti, organizzazioni della società civile. L’ufficio delle Nazioni Unite per le donne, ad esempio, lancia un appello per la “equa partecipazione delle donne nei processi politici e decisionali”. E un dato: il tasso di alfabetizzazione tra gli adulti è passato dal 76% all’86% negli ultimi trent’anni, ma i due terzi degli analfabeti sono donne. I direttorati generali (Dg) della Commissione europea (vale a dire i “ministeri”), anche loro lanciano alcuni richiami: per il Dg giustizia, ad esempio, rafforzare la democrazia significa “dare ai cittadini una voce maggiore nelle politiche europee” e invita a partecipare alla consultazione pubblica sui diritti di cittadinanza europea (entro il 1° ottobre). Per il Garante europeo per la protezione dei dati europei (Edps) la giornata della democrazia significa che “la protezione dei dati è un diritto fondamentale nell’Ue e un prerequisito per elezioni giuste e democratiche”, spiega un tweet che aggiunge: “Noi lavoriamo per garantire l’integrità elettorale”.
Oggi è “festa” anche per il Comitato delle Regioni Ue, i cui membri sono la voce delle nostre regioni o città nell’Ue. Per il profilo social “giovani” della Commissione europea, “democrazia è quando tu puoi entrare in una scuola, università, associazione giovanile o studentesca; quando puoi parlare di cose che ti interessano; seguire che cosa succede tra una elezione e l’altra; considerare gli eletti responsabili delle proprie promesse; votare alle elezioni”. Per la vice-presidente della Commissione, Vera Jourova, “i diritti fondamentali, lo stato di diritto e la democrazia sono i fondamenti dell’Ue. Anche in tempi di crisi, non devono mai essere sospesi”.

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