Ue-Cina: accordo commerciale per proteggere indicazioni geografiche fra cui Prosciutto di Parma, Champagne, birra, formaggi

L’Unione europea e la Cina hanno firmato oggi un accordo bilaterale per proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e 100 indicazioni geografiche cinesi nell’Ue. L’accordo, chiarisce una nota emessa a Bruxelles, “inizialmente concluso nel novembre 2019, dovrebbe generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti”. Janusz Wojciechowski, commissario Ue per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “Sono orgoglioso dell’ulteriore passo avanti compiuto verso l’entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina. I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello Ue che a livello mondiale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione”. Il mercato cinese presenta un elevato potenziale di crescita per i prodotti alimentari e le bevande europei, sottolinea la Commissione. Nel 2019 “la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’Ue, raggiungendo 14,5 miliardi di euro, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Inoltre, grazie a questo accordo, i consumatori europei potranno scoprire le vere specialità cinesi”.
L’elenco Ue delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina comprende prodotti quali Champagne, Feta, Irish whiskey, Münchener Bier, Ouzo, Polska Wódka, Porto, Prosciutto di Parma e Queso Manchego. Tra le indicazioni geografiche cinesi nell’elenco figurano ad esempio Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu). Dopo la firma e l’approvazione del Parlamento europeo, l’accordo sarà adottato ufficialmente dal Consiglio e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2021.

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