Colombia: ancora tensione nel centro di Bogotá. L’arcivescovo Rueda, “perdono e ascolto fondamentali per convivenza pacifica”

Non accenna a diminuire la tensione a Bogotá, capitale della Colombia, dove anche nella serata di ieri non sono mancati attimi di tensione tra manifestanti e polizia anche lungo la centralissima carrera Séptima. Una manifestazione pacifica è stata convocata dalla sindaca Claudia Lopez in occasione della Giornata della riconciliazione e il corteo si è snodato tra il Parco nazionale e plaza de Bolívar. Alla conclusione del corteo, ci sono stati attimi di tensione e repressione da parte dei reparti speciali dell’Esmad lungo l’arteria che attraversa il centro della città, e poi, poco più a nord, nei pressi del commissariato del quartiere di San Diego, non lontano dal Centro Internacional, la zona direzionale di Bogotá.
Poche ore prima, nella cattedrale, che sorge sulla nella plaza de Bolívar, l’arcivescovo, mons. Luis José Rueda Aparicio, aveva rivolto un appello alla riconciliazione, sottolineando che il perdono e l’ascolto sono fondamentali per la convivenza pacifica, per la costruzione della società e per la custodia della Casa comune. “L’ascolto e il perdono – ha aggiunto – sono i fondamenti per la ricostruzione della fiducia, dopo una settimana orribile e violenta in questa città”. E, con lo sguardo rivolto anche al resto del Paese, ha riconosciuto che “sicuramente le regioni del Paese hanno bisogno di essere ascoltate, i campesinos, gli indigeni e coloro che sono senza lavoro hanno bisogno di essere ascoltati”. L’arcivescovo ha proseguito: “Abbiamo bisogno di capacità di guida, ma per costruire l’amicizia sociale, non per protagonismi che provocano il lutto, la lotta, il dolore, la morte e la confusione”.

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