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Medio Oriente: vescovi cattolici e anglicani a governo britannico e a Westminster, prevenire annessione Cisgiordania da parte di Israele

(Londra) I vescovi cattolici e anglicani dell’Holy Land Coordination group, il Coordinamento Terra Santa, hanno chiesto al governo britannico e ai membri del parlamento di Westminster di prevenire l’annessione della Cisgiordania che potrebbe cominciare il 1° luglio. Già dieci giorni fa l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e il cardinale arcivescovo di Westminster Vincent Nichols avevano scritto sia all’ambasciatore israeliano Mark Regev sia al primo ministro britannico Boris Johnson, esprimendo la loro opposizione a qualsiasi azione del governo israeliano volta all’annessione. “Sappiamo dal nostro dialogo con le comunità in Terra Santa che la situazione si sta rapidamente deteriorando e i leader cristiani locali ci hanno avvertito che l’annessione della Cisgiordania allontanerebbe qualsiasi residua speranza di successo per il processo di pace”, scrivono nel comunicato il vescovo cattolico di Clifton e presidente del gruppo Coordinamento Terra Santa Declan Lang e il vescovo anglicano di Southwark Christopher Chessun. “L’annessione aggraverebbe soltanto il conflitto, le sofferenze e le divisioni. Il governo britannico ha il dovere di agire e fare tutto il possibile per dissuadere il governo di Israele dall’annessione della Cisgiordania in violazione delle leggi internazionali. Questa settimana abbiamo protestato presso il governo e i parlamentari per la situazione. Insieme alle altre chiese e gruppi religiosi collaboreremo su questa situazione fondamentale di giustizia e di pace”.

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