Aree interne: vescovi metropolia di Benevento domani al Quirinale da Mattarella. “Necessaria rinnovata attenzione per i nostri territori”

Domani i vescovi della metropolia di Benevento saranno ricevuti al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella, per chiedere una rinnovata attenzione alle aree interne. Il 13 maggio 2019 i presuli della metropolia beneventana sottoscrissero un documento dal titolo: “Mezzanotte del Mezzogiorno? Lettera agli amministratori”, nel quale mettevano a fuoco il persistente e grave ritardo nello sviluppo delle cosiddette “aree interne”. Rifiutando di aderire alla “rassegnazione” di fronte alla “morte dei propri territori”, i presuli “esortavano ad agire non in maniera disorganica o, ancor peggio, scomposta”, ma con “un progetto strategico di lunga gittata che miri a privilegiare l’interesse comune, il quale solo può consentire il benessere di tutti, singole persone come enti locali”. Un anno fa, dal 24 al 26 giugno, si tenne il primo Forum degli amministratori campani, mentre, il 12 giugno, Papa Francesco aveva scritto, per l’occasione, una lettera all’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca. Copia di questi testi e del programma del Forum è stata consegnata al presidente della Repubblica dall’arcivescovo di Benevento, quando il presidente è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico, nel capoluogo sannita, il 28 gennaio scorso.
In vista del secondo Forum, in programma nel prossimo autunno (in data ancora da fissare), domani, giovedì 25 giugno, alle ore 12, i vescovi promotori della “Lettera” s’incontreranno al Quirinale con il presidente della Repubblica “per discutere dei temi sottolineati con forza nel documento rivolto agli amministratori – si legge in una nota – e per chiedere una rinnovata attenzione ai territori delle ‘aree interne’, questione che non può continuare a restare marginalizzata nell’Agenda di Governo: quello sannita-irpino, infatti, è un territorio povero di popolazione e di risorse, che dopo la pandemia vedrà – facile previsione – aumentare il numero dei poveri”. La nota evidenzia come “proprio la recente pandemia abbia peraltro messo drammaticamente in luce le potenzialità delle aree interne rispetto ai grandi raggruppamenti urbani e alle aree metropolitane”.

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