Giornata di preghiera per l’umanità: aderiscono oltre 60 leader del Consiglio mondiale di Religions For Peace

(da New York) Oltre 60 leader religiosi, cattolici, ebrei, musulmani, indù, ortossi, evangelici, esponenti delle religioni tradizionali, tutti membri del Consiglio mondiale di Religions For Peace hanno aderito alla preghiera per la fraternità promossa da Papa Francesco e dall’imam Ahmad Al-Tayyeb. In un messaggio congiunto fanno appello “a tutti i popoli del mondo, nel rispetto delle proprie tradizioni di fede, al fine di compiere buone azioni, osservare il digiuno, pregare e fare suppliche per salvarci tutti da questa avversità, ispirare gli scienziati nel trovare una cura e per sostenere l’un l’altro, mentre tutti affrontiamo le diverse ripercussioni di questa grave pandemia”. I leader mettono l’accento sulla necessità di “supportare i più vulnerabili, contrastare la discriminazione, offrire assistenza e sostegno spirituale e psicologico ai bambini, agli anziani, ai rifugiati e a coloro che subiscono disagi e difficoltà”. I membri del consiglio mondiale di Religions for Peace chiedono inoltre una collaborazione internazionale nel rispondere alle sfide generate dalla pandemia, garantendo l’accesso universale ai vaccini e alle cure sanitarie necessarie al trattamento e alla prevenzione del virus. “Siamo uniti nella speranza e nella solidarietà – concludono -, nella convinzione che la nostra lotta e gli sforzi comuni per affrontarla attraverso strumenti spirituali e pragmatici, trasformeranno il nostro mondo in uno più pacifico, equo e fraterno in armonia con la natura”. Tra i firmatari ci sono anche il card. Charles Bo, della diocese di Yangon, in Myanmar; il card. Blase Cupich, di Chicago, entrambi copresidenti di Religions for Peace; la nipote di Gandhi, Ela Gandhi, il card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente della Caritas; Kosho Niwano, presidente designata del Movimento buddista Rissho Kosei-Kai.

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