Coronavirus Covid-19: mons. Antonazzo (Sora), “vivere nella corresponsabilità la prudente ripresa della vita ordinaria delle comunità”

“Si apre uno spiraglio di luce sul graduale superamento della fase più critica dell’epidemia e si riaccende la speranza nella prudente ripresa della vita ordinaria delle comunità cristiane”. Con queste parole il vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, mons. Gerardo Antonazzo, descrive il passaggio alla “fase 2” dell’emergenza coronavirus e la prossima riapertura ai fedeli delle celebrazioni. In una lettera alla diocesi ripercorre i mesi della quarantena e proietta la comunità verso il futuro con una carrellata di persone e istituzioni protagoniste di questo tempo. Parte da Papa Francesco, la cui “preghiera liturgica e l’annuncio della Parola incarnata nella vita quotidiana fatta di eventi, volti e storie vissute spesso sul fronte di ‘guerra’ nella lotta contro l’epidemia sono stati per credenti e non alimento di speranza”. Della Cei ricorda la “costante vicinanza alla diocesi”, anche con gli aiuti economici alla Caritas per famiglie in difficoltà. Mons. Antonazzo sottolinea poi la “testimonianza eroica di chi si è trovato in prima linea nel prestare soccorso ai malati” e del “volontariato laico e cattolico” e ringrazia le istituzioni per la costante collaborazione. Dei sacerdoti sottolinea la “dedizione sincera, intelligente, appassionata” nell’accompagnare le comunità. Ai fedeli chiede di applicare tutte le regole prescritte per la partecipazione alle celebrazioni, per continuare “a dimostrare l’alto senso civico della corresponsabilità che in questi mesi ha contraddistinto ragazzi, giovani, adulti e anziani, e favorire il superamento definitivo dell’emergenza”, conclude.

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