Coronavirus Covid-19: Coldiretti, “l’82% degli italiani cerca prodotti Made in Italy”

“La proroga dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine di alimenti base come pasta, riso e derivati del pomodoro, oltre a quella per i prodotti lattiero caseari, era attesa dall’82% degli italiani che con l’emergenza coronavirus sugli scaffali cercano prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro degli italiani”. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixè in merito all’attesa proroga dell’obbligo di indicazione dell’origine anche per il grano per la pasta di semola, del riso e del pomodoro nei prodotti trasformati firmato dai ministri delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. “Un risultato – si legge in una nota diffusa oggi – fortemente sostenuto dalla Coldiretti che ha promosso la campagna #MangiaItaliano che ha dato vita insieme a Filiera Italia ad una alleanza salva spesa Made in Italy, con l’adesione di Conad, Coop, Auchan, Bennet, Cadoro, Carrefour, Decò, Despar, Esselunga, Famila, Iper, Italmark, Metro, Gabrielli, Tigre, Oasi, Pam, Panorama, Penny, Prix, Selex, Superconti, Unes, Vegè. “Anche in questo caso, di fronte all’atteggiamento incerto e contradditorio dell’Unione europea che obbliga ad indicare l’etichetta per la carne fresca ma non per quella trasformata in salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi, l’Italia che è leader europeo nella trasparenza e nella qualità ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari comunitarie”, ha affermato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. “In un momento difficile per l’economia – sottolinea – dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”.

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