Coronavirus Covid-19: mons. De Luca (Termoli), “la durezza e la fatica del momento non indurisca il nostro cuore”

“La frenata brusca che ha bloccato, ingabbiato, la nostra quotidianità; le conseguenze sociali, economiche e di sistema che si stanno verificando; gli stessi risvolti che la situazione ha nella pratica religiosa di tutti noi, aprono un vuoto dentro, una certa angustia interiore”. Lo scrive il vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca, in una lettera ai fedeli della diocesi. “La stessa lodevole determinazione nel consegnarci alle direttive impartite e la consapevolezza di contribuire, in questo modo, al bene di tutti, non chiudono il vuoto che si avverte dentro”, aggiunge il presule. Nelle sue parole l’osservazione che “ora che i bisogni sono messi in scacco, ecco che si riaccende il desiderio”. Riferendosi al “digiuno dell’Eucaristia”, mons. De Luca osserva che “ci induce a intraprendere questo cammino al centro del nostro cuore, dove ci scopriamo figli, amati dal Padre”. Tre i suggerimenti avanzati dal presule “per aiutarci in questo percorso”: “Intensifichiamo la nostra gratitudine cogliendo il positivo che ci sta intorno e il dono che è ogni persona e ogni circostanza contiene; si diciamolo convinti: Grazie, lode a Te o Padre”. Il secondo invito è quello di “non permettere che la durezza e la fatica del momento indurisca il nostro cuore”. Di qui la proposta in ogni giornata di “leggere una pagina del Vangelo”. Infine, l’incoraggiamento a “coltivare il nostro sentimento di figli”.

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