Coronavirus Covid-19: Aou Careggi, nei pazienti dimessi problemi polmonari, affaticamento e insonnia. Su “Toscana Oggi” anteprima dello studio medico

Non solo stanchezza, difficoltà respiratorie e facile affaticamento ma anche insonnia e sonno disturbato. Sono le conseguenze più frequenti riscontrate dai pazienti che hanno contratto il coronavirus Covid-19 e ne sono clinicamente guariti. L’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, a Firenze, fin dal marzo scorso ha iniziato a studiare e curare i pazienti dimessi dalla struttura e dopo il ricovero a seguito della positività al virus. A coordinare il lavoro Francesco Fattirolli, direttore della struttura organizzativa dipartimentale di riabilitazione cardiologica, che ha anticipato a “Toscana Oggi” di questa settimana alcuni risultati. “È un lavoro che è nato assistenziale e sarà rilevante anche dal punto della ricerca scientifica”, ha spiegato il cardiologo, confermando che “questo virus ci ha preso di sorpresa, non lo conoscevamo. Anche grazie a questo programma le nostre conoscenze si ampliano”. Sono circa 400 i pazienti che hanno risposto ad un questionario di 45 domande sottoposto in un’intervista telefonica dopo un mese dalle dimissioni. Il 30% dei pazienti, viene spiegato, ha sottolineato problemi di tipo polmonare. Oltre il 20% dice di avere ancora tosse. Mentre quelli che dicono di non aver ripreso i sensi del gusto e dell’olfatto sono intorno al 15%. Ma c’è un altro sintomo che rimane nell’ordine di oltre il 20%: è l’insonnia. “Molte persone – aggiunge Fattirolli – ci dicono di avere problemi del sonno che è inquieto e disturbato. Ma ci raccontano anche di timori e di senso di paura”. A distanza di tre mesi dalle dimissioni, i pazienti tornano in ospedale per un controllo completo effettuato in giornata. Già quasi 200 quelli che si sono sottoposti a visita infettivologica, cardiologica, pneumologica, esami strumentali e di laboratorio, con prelievo del sangue. Per gli anziani viene eseguita anche una valutazione di tipo psicologico e geriatrico. Le conseguenze di tipo polmonare sono quelle che permangono con più frequenza anche a distanza di tempo. “La funzione respiratoria, anche sulla base dei test effettuati – dice Fattirolli a ‘Toscana Oggi’ -, è relativamente normale ma in alcuni, all’analisi della Tac del torace, restano dei segni a livello della struttura del polmone che denotano con molta probabilità gli esiti della malattia”.

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