Avvento: mons. Prastaro (Asti), “cerchiamo il Signore nella nostra fragilità e nella fragilità che ci circonda, si farà trovare”

“In Avvento cantiamo: ‘Vieni Signore Gesù’. Lui viene, anzi è già venuto e verrà. Cerchiamolo nella nostra vita così come essa è. Cerchiamolo nella nostra fragilità e nella fragilità che ci circonda. Se lo cerchiamo si farà trovare. E con Lui vicino diventeremo forti!”. Si conclude con queste parole il messaggio che il vescovo di Asti, mons. Marco Prastaro, ha inviato alla comunità diocesana per l’Avvento. “Ancora una volta ci troviamo a vivere in un triste scenario: migliaia di infetti da Covid, ospedali al limite, abbiamo superato i 50.000 morti”, osserva il vescovo, sottolineando come “abbiamo paura! Paura di ammalarci, paura di morire, paura per il nostro futuro. Abbiamo paura per noi e per i nostri cari”. Inoltre, “siamo stanchi per il lungo camminare nel buio, siamo provati per i sacrifici fatti. Siamo arrabbiati per la superficialità e l’incompetenza con cui qualcuno ha gestito le cose”. “Continuiamo a sperimentare la nostra fragilità e debolezza”, rileva mons. Prastaro, evidenziando che “sapevamo di essere fragili, però avevamo inventato un sistema per non pensarci. Siamo fragili perché creature mortali segnate dal peccato e dall’egoismo, perché non siamo Dio!”. “Il Covid ha riportato nuovamente in luce la fragilità del nostro sistema di vita costruito sull’egoismo”, ammonisce il vescovo. “In questo contesto – prosegue – iniziamo l’Avvento, quattro settimane in preparazione al Natale. L’Avvento ci mostra Dio che ha agito in controtendenza rispetto a tutti gli accorgimenti necessari in tempo di Covid”. Infatti, ricorda, “Egli ‘squarcia i cieli e scende’, supera le distanze e si fa vicino a noi, indicandoci nella vicinanza la via della salvezza e dell’amore”. “Ci mostra che la via per superare la fragilità non è una via fatta di forza o di violenza, ma è la via dell’amore e del dare la vita. E amare è farsi ancora più fragile, perché è mettersi nelle mani dell’altro”, sottolinea mons. Prastaro. “Dio si fa fragile e debole come noi”, continua, “per ricordarci che anche nella fragilità e nella vulnerabilità è possibile essere felici e vivere una vita piena. Per ribadire che siamo forti perché Lui è con noi”. “L’Avvento ci ripropone principi importanti per costruire un mondo nuovo: il primato della persona sul profitto, la fratellanza fra tutti gli uomini, il potere inteso come servizio. Leggere ‘Fratelli tutti’ di Papa Francesco potrebbe aiutarci a cogliere la concretezza di questi elementi. Così – conclude – aderire all’iniziativa d’Avvento della nostra Caritas – #ilbuonsamaritano – ci dà un’opportunità pratica e immediata per contribuire a costruire un mondo nuovo”.

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