Povertà e Covid-19: Palmieri (vicegerente), “troppi poveri e meno servizi, serve un progetto vero per Roma”

“L’emergenza Covid-19 ha fatto passare in secondo piano quei problemi strutturali della città che generano le povertà più estreme”. Lo ha detto oggi mons. Gianpiero Palmieri, vicegerente della diocesi di Roma, intervenendo alla presentazione on line del Rapporto 2020 sulla povertà curato dalla Caritas di Roma. Mons. Palmieri ha evidenziato l’acuirsi del “dramma dei senza dimora”, con “meno posti letto nei ricoveri, impossibilità di fare accoglienze in sicurezza, chiusura e ridimensionamento dei servizi sociali, meno spazi informali dove trascorrere la notte in sicurezza”. “Purtroppo – ha osservato -, nel pieno dell’inverno, la città ancora non si è attrezzata a soccorrere coloro che passeranno in strada questi mesi”. E se le misure governative come il blocco degli sfratti e la proroga del pagamento degli affitti “hanno evitato un’ondata di famiglie che potrebbero perdere la casa”, si rischia però “di vedere gli effetti più nefasti nel corso del 2021”, in una città “dove sono 14mila i nuclei familiari in graduatoria per un alloggio di edilizia pubblica e dove è completamente assente un piano per l’abitare”. Il vicegerente ha ricordato le imminenti elezioni comunali, “in una campagna elettorale in cui – finora – sono emersi molti candidati ma sono mancate idee, lavoro nei territori e partecipazione”. Mons. Palmieri ha invitato ad investire per la capitale le imponenti risorse messe a disposizione dall’Unione europea. “Per farlo – ha sottolineato – abbiamo però bisogno di una classe politica e di dirigenti all’altezza. Purtroppo, finora, sono mancate linee convincenti e una programmazione fatta a più voci, inclusiva della società e rappresentativa di ogni territorio della città. Dal nostro punto di vista emerge con chiarezza la necessità urgente di un progetto vero su Roma”.

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