Ue-Bulgaria: nuovo supercomputer europeo a Sofia, investimento per 11,5 milioni. Applicazioni in medicina, meteo, sismologia

Oggi l’Impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (European High-Performance Computing Joint Undertaking), che riunisce le risorse europee per acquistare e distribuire supercomputer e tecnologie di livello mondiale, ha reso noto della firma di un contratto pari a 11,5 milioni di euro per un nuovo sistema di supercalcolo in Bulgaria. Lo ha annunciato la Commissione europea specificando che il nuovo sistema sarà capace di più di 4.4 petaflop e sarà situato in Sofiatech Park nella capitale bulgara. Tra le applicazioni per il suo utilizzo una valutazione accurata della sostenibilità sismica degli edifici, previsioni meteorologiche e applicazioni mediche per sostenere la diagnostica a bassa invasività e la scoperta di trattamenti innovativi. “Con l’acquisizione di questo supercomputer in Bulgaria, così come di altri in Europa, restiamo all’avanguardia nei nostri sforzi per affrontare le sfide industriali, tecnologiche e scientifiche”, ha affermato la vicepresidente esecutiva per l’Europa digitale, Margrethe Vestager. E ha aggiunto: “Investire nelle infrastrutture di supercalcolo è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei, aumentare la competitività e far avanzare la ricerca e l’innovazione”. Secondo il commissario per l’innovazione e la ricerca, Mariya Gabriel, invece, “questo nuovo supercomputer aiuterà la ricerca europea a guidare l’innovazione e promuovere una scienza migliore dando accesso a infrastrutture e servizi Hpc all’avanguardia, indipendentemente dal luogo in cui si trovano in Europa”.
Nel comunicato della Commissione inoltre viene ricordato “che l’Europa è in prima linea negli investimenti nelle infrastrutture di supercalcolo di prossima generazione, un fatto molto positivo per la società”. Dopo l’annuncio del supercomputer Lumi in Finlandia e il supercomputer Leonardo in Italia ad ottobre, come di altri tre supercomputer in Repubblica Ceca, Lussemburgo e Slovenia, quello in Bulgaria è l’ultimo arrivato nella famiglia dei supercomputer dall’Impresa comune da settembre.

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