Coronavirus Covid-19: mons. Lagnese (Ischia), “la Caritas lancia ‘Natale Buono’ per famiglie disagiate”

“Lunghe file di persone in attesa nei nostri centri di ascolto Caritas” e “tante richieste che giungono alle nostre parrocchie e che raccontano di un disagio forte in cui versano tante famiglie”. Questa la fotografia offerta dal vescovo di Ischia, mons. Pietro Lagnese, ai sindaci sulle difficoltà in cui si trova l’Isola Verde, per le conseguenze economiche e sociali legate all’emergenza da Covid-19. “Contiamo 2.000” persone “aiutate in questi mesi; ma si tratta purtroppo di un numero destinato ad aumentare! I nostri operatori Caritas le hanno incontrate una per una, ascoltando il loro grido di aiuto e leggendo in ciascuna storia un profondo senso di sconforto – spiega il presule –. In pochi mesi la Caritas diocesana ha distribuito circa dodicimila voucher per buoni spesa e ha messo in atto una rete di aiuti trasversali, effettuando, laddove era necessario, il pagamento di utenze, fitti e spese di carattere sanitario, dando un forte contributo anche nell’ambito scolastico”. Nei prossimi giorni, annuncia il vescovo, “si appresta a lanciare un’altra operazione di solidarietà denominata ‘Natale Buono’, volta a sostenere, in vista delle feste di Natale, le famiglie disagiate dell’Isola. Senza contare il lavoro quotidiano e costante che fanno i nostri parroci con le loro comunità, nei continui contatti con le famiglie in difficoltà presenti sul territorio”. Dopo aver ringraziato gli operatori Caritas, le altre realtà di volontariato, tutti coloro che stanno partecipando con le loro donazioni, imprenditori, associazioni, ma pure semplici famiglie e singoli cittadini, che si stanno impegnando a favore dei bisognosi, mons. Lagnese chiede ai sindaci, che già si stanno dando da fare per alleviare le condizioni dei cittadini più svantaggiati, di “fare di più!”. “Tutti possiamo e dobbiamo diventare parte attiva per avviare e generare nuovi processi e trasformazioni e porre le basi per costruire un mondo più giusto, più fraterno e solidale, adoperandoci per sanare ferite e superare forme di egoismo che generano povertà – osserva il presule –. Ma è chiaro che ciò spetta innanzitutto alla politica. Perché ciò avvenga c’è bisogno però di una migliore politica, una politica che sappia porsi ‘al servizio del vero bene comune’”.

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