Papa Francesco: Angelus, con la pandemia “si corre il rischio di cadere nel pessimismo”, ma “Dio viene ogni giorno”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La vita è fatta di alti e bassi, di luci e ombre. Ognuno di noi sperimenta momenti di delusione, di insuccesso e di smarrimento. Inoltre, la situazione che stiamo vivendo, segnata dalla pandemia, genera in molti preoccupazione, paura e sconforto; si corre il rischio di cadere nel pessimismo, il rischio di cadere in quella chiusura e nell’apatia”. Così il Papa, durante l’Angelus di ieri, ha fotografato il momento presente, mettendolo in relazione con il tempo di Avvento, che “è un incessante richiamo alla speranza: ci ricorda che Dio è presente nella storia per condurla al suo fine ultimo per condurla alla sua pienezza, che è il Signore, il Signore Gesù Cristo”. “Dio è presente nella storia dell’umanità, è il ‘Dio con noi’, Dio non è lontano, sempre è con noi, al punto che tante volte bussa alle porte del nostro cuore”, ha ricordato Francesco: “Dio cammina al nostro fianco per sostenerci. Il Signore non ci abbandona; ci accompagna nelle nostre vicende esistenziali per aiutarci a scoprire il senso del cammino, il significato del quotidiano, per infonderci coraggio nelle prove e nel dolore. In mezzo alle tempeste della vita, Dio ci tende sempre la mano e ci libera dalle minacce”. Dio, ha spiegato il Papa, “è venuto in un preciso momento storico e si è fatto uomo per prendere su di sé i nostri peccati; verrà alla fine dei tempi come giudice universale; e viene anche una terza volta, in una terza modalità: viene ogni giorno a visitare il suo popolo, a visitare ogni uomo e donna che lo accoglie nella Parola, nei sacramenti, nei fratelli e nelle sorelle”.

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