Avvento: mons. Loppa (Anagni), “l’attesa di Cristo ci chiama a vivere al meglio l’oggi”

“L’Avvento è una stagione straordinaria, un tempo-modello di tutta la vita cristiana, sotto il segno dell’attesa nel clima della speranza”. Esordisce così il vescovo di Anagni-Alatri, mons. Lorenzo Loppa, nella lettera al presbiterio e ai fedeli della diocesi per il tempo liturgico appena iniziato. Richiamando alla doppia attesa della venuta del Cristo, quella dell’incarnazione e quella alla fine dei tempi, mons. Loppa riflette: “La prima sembra riguardare il passato e la seconda solo il futuro. Ma non è così. Perché tutte e due interessano il nostro ‘oggi’. Cristo è venuto, ma vuole venire oggi dentro di noi. Cristo deve ancora venire, ma deve essere atteso oggi nella vigilanza”. “L’orologio della nostra vita deve essere regolato sull’oggi. Le lancette non vano spostate indietro né spinte in avanti!” è la metafora proposta dal presule, che prosegue con un invito a una “speranza forte e paziente soprattutto nell’ora della prova come quella che stiamo vivendo a causa della pandemia”. “Continuiamo a vivere nella responsabilità fatta di umiltà, di senso del limite, di pazienza, di prudenza; ma anche di fiducia e di speranza solida e affidabile perché abbarbicata alla roccia dell’amore di Dio”, prosegue. Il messaggio del vescovo di Anagni si conclude con un riferimento alla nuova edizione del Messale: “Viene affidato ad ogni comunità per riscoprire la bellezza e la fecondità della celebrazione eucaristica” ed è “un testimone privilegiato di come la Chiesa abbia obbedito al comandamento di Cristo”, “al servizio della preghiera dell’assemblea; al servizio della vita di ognuno di noi”, chiosa.

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