Macedonia del Nord: Strumica, iniziativa “Ogni bambino ha diritto di essere studente”, ispirata dalla crisi dei migranti. Don Stoyanov, “pronti per dare aiuto”

La biciclettata dello scorso anno

“Ogni bambino ha diritto di essere studente”: con questo motto in Macedonia del Nord, oggi, 1° settembre, data in cui inizia l’anno scolastico, si svolge un’iniziativa della Chiesa cattolica locale in cui ragazzi e genitori vogliono solidarizzare con tutti i ragazzi del Paese balcanico e del mondo che per diverse ragioni sono impediti di andare a scuola. L’evento, che si svolge ogni anno, nel 2021 è ha per tema “Genitori abbiate cura dei figli – Figli rispettate i genitori”. “Nonostante la difficile situazione con la pandemia e tanti nuovi casi di Covid-19, anche se in pochi, simbolicamente abbiamo fatto la corsa con le biciclette dalla chiesa cattolica della città di Strumica”, racconta al Sir don Zoran Stojanov, organizzatore dell’iniziativa e parroco di Radovo. “Oggi – continua – tutti i ragazzi hanno iniziato l’anno scolastico in presenza; speriamo che continuerà così anche se le cifre non danno tanta speranza”. Don Stojanov spiega che “l’iniziativa ‘Ogni bambino ha diritto di essere studente’ è nata durante la crisi dei migranti nella rotta balcanica nell’inverno 2015-2016 dove visitando i campi s’incontrano tantissimi bambini dalla Siria”. Purtroppo, soprattutto nei villaggi della Macedonia del Nord, ci sono diversi bambini rom che non frequentano la scuola. “Cerchiamo di sostenerli, di convincere le loro famiglie sull’utilità della scuola, di intervenire anche con i docenti che siano più comprensibili riguardo questi bambini in difficoltà”. Nell’ambito dell’iniziativa viene donato anche materiale scolastico.
Venendo ai migranti dell’Afghanistan che già stanno arrivando in Macedonia del Nord e si vedono attraversare il Paese, la Chiesa cattolica locale si prepara a dare un aiuto se necessario. “Speriamo che non si ripeta la crisi del 2015, perché la situazione era tragica”, afferma preoccupato don Stojanov. Anche la Caritas è pronta ad intervenire, e per metà settembre è fissato un incontro con i volontari dove, in base alla situazione attuale, si vedrà come reagire.

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