Parlamento Ue: caso Faruk Gergerlioglu, violazione diritti umani in Turchia. “Giro di vite contro l’opposizione”

“Condanniamo fermamente la decisione di privare Ömer Faruk Gergerlioğlu, difensore dei diritti umani e deputato del Partito democratico dei popoli (Hdp), del suo seggio parlamentare e dell’immunità parlamentare il 17 marzo 2021, e la sua successiva detenzione”. Così in una nota congiunta il relatore permanente sulla Turchia del Parlamento Ue, Nacho Sánchez Amor, e il presidente della delegazione della commissione parlamentare mista Ue-Turchia, Sergey Lagodinsky. “La sua condanna, espulsione e prevista detenzione a causa di un post pubblicato sui social media costituiscono una grave violazione dei diritti umani e un altro grave passo che mina ulteriormente la fiducia nella democrazia parlamentare turca” denunciano gli eurodeputati. “Non è un caso che Ömer Faruk Gergerlioğlu, un accanito difensore dei diritti umani, impegnato per le numerose persone che sono state arbitrariamente condannate e detenute prima di lui, sia stato preso di mira e perseguito per motivi infondati – aggiungono gli europarlamentari –. Esprimiamo la nostra piena solidarietà a lui e alla sua famiglia e continuiamo a sostenere le aspirazioni democratiche della società civile e di tutti i cittadini in Turchia”.
Secondo i rappresentanti Ue, il suo caso è un altro esempio “della terribile situazione della libertà di espressione nel Paese, dell’abuso di misure antiterrorismo per mettere a tacere qualsiasi voce critica e il particolare giro di vite contro l’opposizione, in particolare il partito Hdp, nel tentativo di limitare il pluralismo e la discussione politica”, si legge nella nota. Inoltre, secondo gli eurodeputati, con l’espulsione di Gergerlioğlu, il presidente turco Erdogan dimostra una forte incoerenza rispetto alle sue dichiarazioni di impegno per rimettere al centro del suo programma i diritti umani e lo stato di diritto con un piano di azione per i diritti fondamentali, presentato appena due settimane fa. “Le azioni parlano più delle parole e, in questo caso, parlano particolarmente più forte di qualsiasi promessa di riforme legislative e di qualsiasi discorso di buone intenzioni verso l’Ue”, ribadiscono. Infine, gli europarlamentari chiedono fermamente alle autorità turche di “essere all’altezza dei valori che affermano di difendere in linea con la Costituzione turca, dei loro impegni per gli standard europei e delle convenzioni internazionali di cui la Turchia è parte”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa