“Come ho già detto ai suoi familiari e lo ripeto con chiarezza: non ci sarà impunità. Porteremo avanti tutte le indagini fino a quando non avremo individuato i responsabili, non solo materiali, ma anche chi ha ordinato questa esecuzione”. Lo ha dichiarato, ieri, la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, dopo l’assassinio, avvenuto nel fine settimana, di Carlos Manzo, sindaco di Uruapan, popolosa città dello Stato centrale del Michoacán, storicamente uno dei più violenti. Il sindaco aveva apertamente sfidato lo stato di violenza che si viveva nel suo Comune.
A intervenire è anche la presidenza della Conferenza episcopale messicana, la quale fa notare che questo grave fatto “si aggiunge a una serie di omicidi di persone che hanno osato alzare la voce e affrontare la mancanza dello Stato di Diritto nelle loro terre, nei commerci e in altri spazi. Oggi non basta più arrestare l’assassino: bisogna combattere con determinazione la causa di tutti questi omicidi. La presenza ordinaria di gruppi armati, che controllano la vita pubblica dei cittadini in diverse regioni del Paese, è il vero crimine da affrontare; i posti di blocco sulle strade, l’esproprio di terre, le minacce costanti a produttori, commercianti e governanti, riflettono un grave indebolimento dell’ordine costituzionale che i governi, a livello municipale, statale e federale, sono obbligati a garantire”. Prosegue la nota: “Come Chiesa continuiamo a camminare vicini ai nostri popoli. Sacerdoti, religiose e operatori pastorali, anche in contesti segnati dalla violenza, rimangono fedeli alla loro missione di annunciare il Vangelo, accompagnare le comunità e aprire cammini di speranza. La dedizione silenziosa e coraggiosa di queste persone è un segno vivo della presenza di Cristo in mezzo al suo popolo, ricordandoci che la luce non si spegne mai di fronte all’oscurità”. I vescovi fanno appello “a tutti i messicani che stanno provocando questa violenza fratricida, a fermarla e a rispettare la vita di tutti”. Allo stesso modo, concludono “esigiamo che le autorità combattano con determinazione e intelligenza il vero crimine. In questo contesto, “offriamo nel Dialogo nazionale per la Pace uno spazio di incontro, dialogo e coordinamento per raggiungere questi obiettivi”.