“Alla vigilia della Cop3o che vedrà riunita la comunità internazionale, vogliamo esprimere la nostra fiducia: c’è ancora tempo per preservare un futuro abitabile per tutti”. E’ l’appello che i responsabili dei culti religiosi in Francia rivolgono ai leader mondiali in vista della 30ª Conferenza delle Parti (COP30), in programma a Belém, nel Parà, dal 10 al 21 novembre. Il testo della dichiarazione – dal titolo “Un cammino di speranza per la nostra casa comune” – è stato diffuso dalla Conferenza episcopale francese mentre a Lourdes è in corso l’Assemblea plenaria dei vescovi. “Vogliamo anche esprimere la nostra consapevolezza dell’urgenza”, scrivono i leader religiosi. “Ogni azione conta, ogni decisione politica o economica ha un peso, ogni impegno personale e collettivo è un passo sulla strada verso un mondo riconciliato con se stesso e con il creato. Nessuno dovrebbe dover sopportare da solo il peso di questa responsabilità: attraverso un’azione congiunta e politiche pubbliche coraggiose e ambiziose, possiamo affrontare questa sfida comune”.
L’appello dei leader religiosi è preciso: “Invitiamo i negoziatori della COP30 ad adottare decisioni concrete per abbandonare i combustibili fossili e la deforestazione il più rapidamente possibile, al fine di porre fine all’aggravarsi della crisi ambientale. Li esortiamo ad aumentare i finanziamenti per il clima e ad attuare misure di giustizia e solidarietà a sostegno di tutte le popolazioni, per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai danni che non possono essere evitati. Insieme, con fede e speranza, crediamo che un futuro di pace, giustizia e bellezza sia possibile. Per noi che condividiamo la Terra, l’attenzione alla giustizia e al suo corollario, l’equa condivisione delle sue risorse, in primis acqua e aria, diventa un imperativo. Possiamo camminare insieme su questo cammino, consapevoli della nostra unità con tutte le forme di vita e nel rispetto della Terra, la nostra casa comune”.