Povertà: Russo (portavoce Alleanza), “problema strutturale”. “Chiediamo alla politica di aprire un tavolo di confronto per modificare la legge 85/2023”

“Riteniamo che le nostre siano proposte ragionevoli, sostenute anche da una quantificazione delle risorse aggiuntive richieste. Chiediamo al Governo, al Parlamento e alle forze politiche di aprire un tavolo di confronto, sereno, tranquillo; non ideologico, perché non c’è bisogno e perché il problema dei poveri è il problema di tutti, non certo di una parte politica”. È l’auspicio espresso da Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia, in un’intervista al Sir nella quale anticipa i contenuti dell’incontro “Dal Reddito di cittadinanza alle nuove misure (legge 85/2023): le proposte dell’Alleanza contro la povertà” in programma giovedì 13 settembre, a Roma, in Senato.
Russo si augura che “il tema della povertà diventi centrale rispetto alla politica italiana e non rimanga periferico. Si tratta di un problema strutturale e con 6 milioni di persone sotto la soglia di povertà assoluta e qualche milione che è molto in bilico, cioè che è fermo sulla linea di confine tra povertà assoluta e povertà relativa, purtroppo non ci possiamo consentire di distrarci”.
“Grazie all’esperienza delle organizzazioni aderenti, che sul territorio hanno la possibilità di guardare in faccia quello che accade veramente nella vita delle persone, la sensazione è che chi vive in una situazione di povertà relativa potrebbe scendere verso il basso, potrebbe cioè crollare verso quell’area della povertà assoluta andando ad incrementare una contabilità negativa”, spiega Russo, motivando la necessità di revisionare la legge 85/2023, quella con la quale – di fatto – è stato archiviato il Reddito di cittadinanza. Tra le 8 proposte di modifica che verranno presentate giovedì ci sono: “Reintrodurre la soglia reddituale di accesso differenziata per coloro che sono in locazione a 9.360 euro”; “Allentare il vincolo di residenza per gli stranieri da 5 a 2 anni”; “Rivedere la scala di equivalenza”; “Indicizzare soglia reddituale e sostegno all’affitto” e “Ridefinire l’offerta congrua”.
“Per noi, come dicemmo 10 anni fa alla nascita dell’Alleanza contro la povertà, resta valido il fatto che i poveri non possono essere divisi per categorie”, ammonisce il portavoce, sottolineando che “le fragilità sociali aumentano anche a seguito della situazione economica, di un’inflazione che purtroppo come sappiamo è ancora alta, del costo della vita sempre più elevato”. “Speriamo – conclude Russo – che si possa aprire un terreno, uno spazio che renda possibile, in qualche modo, una condivisione”.

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