Inizio anno scolastico: mons. Sanguineti (Pavia), “è tempo di promuovere un’alleanza educativa famiglie, scuola, mondo dello sport e comunità cristiana”

“Il vuoto di senso e d’ideali, nella vita di non pochi adolescenti, le fragilità nel loro vissuto, il loro bisogno, a volte inespresso, di ascolto e di uno sguardo attento alla loro umanità, tutto ciò chiama in causa il mondo degli adulti, e chiede di riprendere mano alla grande opera dell’educazione, che ci coinvolge tutti, in modo particolare le famiglie, la scuola, il mondo dello sport, la comunità cristiana con i suoi oratori, le varie forme d’aggregazione per bambini, ragazzi e giovani. È tempo di promuovere un’alleanza educativa tra questi soggetti e la scuola è uno spazio decisivo per sostenere e integrare l’opera delle famiglie, dove, non solo attraverso l’impegno dello studio e la formazione pratica, ma anche attraverso le relazioni tra studenti, insegnanti e personale scolastico, tra genitori e docenti, prende forma il volto umano dei nostri bambini e ragazzi”. È la proposta espressa dal vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, nel messaggio diffuso in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.
“Le ultime settimane del tempo estivo – osserva il presule – sono state segnate da notizie e fatti di cronaca con protagonisti adolescenti e giovani, responsabili di atti gravi e squallidi di violenza su giovani donne e ragazze”. “Sarebbe sbagliato generalizzare e pensare che la maggior parte dei nostri ragazzi compiano azioni simili”, commenta il vescovo, aggiungendo che “tuttavia, ci si chiede che cosa riempie e muove la vita e il cuore dei più giovani, e sorgono preoccupazioni diffuse sull’uso senza limiti di certi mezzi digitali, come lo smartphone, purtroppo messo in mano già a bambini della scuola primaria, sul rischio di un rapporto alterato con la realtà e con le persone, che l’immersione nel mondo digitale e dei social può produrre, sulla facilità di accesso, anche tra i più piccoli, a siti che propongono immagini di violenza e di pornografia, compromettendo, a livello emotivo, psicologico e morale, lo sviluppo di una sana affettività e sessualità, secondo l’età e la maturazione delle persone”.
Agli alunni – “siete il futuro e la speranza” – mons. Sanguineti ricorda che “potete imparare la bellezza dell’incontro e del dialogo, perché le nostre scuole sono sempre più piene e ricche di bambini provenienti da famiglie di varie nazionalità, culture e religioni”. Ai genitori, invece, il vescovo chiede che “cresca un atteggiamento di collaborazione e di fiducia verso gli insegnanti e verso la scuola, lasciando da parte logiche difensive e di rivendicazione”; mentre ai docenti è chiesto che “viviate con responsabilità il vostro delicato e non facile ruolo e sentiate la passione di spendere tempo ed energie nell’accompagnare i vostri alunni verso un’autentica crescita in umanità e in sapienza”. “La scuola – l’augurio conclusivo di mons. Sanguineti – sia luogo di esperienza e di conoscenza di ciò che allarga la mente e il cuore, e che i nostri bambini e ragazzi trovino accanto a sé adulti e maestri affidabili, imparino a giudicare ogni proposta di vita con il loro cuore aperto al vero e al bello, distinguendo ciò che è bene e ciò che è male e diventando persone capaci di amare e di costruire”.

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