Piattaforme: “Vita da Carlo. Stagione 2”. Aurelio De Laurentiis, “il cinema italiano spesso non funziona, film scritti male”

(Foto: Paramount+ e Filmauro)

La conferenza stampa del lancio della serie Tv “Vita da Carlo. Seconda stagione” di e con Carlo Verdone, targata Filmauro e Paramount+, che si è tenuta a Roma alla Casa del Cinema, è diventata anche l’occasione per un bilancio sul cinema italiano. Sollecitato dai giornalisti, Verdone si è espresso sullo stato di salute del nostro cinema: “È vero, veniamo da un’estate di successi, con ‘Barbie’ e ‘Oppenheimer’ – io adoro Christopher Nolan! – ma sono film hollywoodiani. Dobbiamo interrogarci su questo aspetto. Occorre fare una riflessione seria su cosa manchi al nostro cinema. Senza dimenticare, che hanno chiuso tante, troppe, sale italiane”.
Aurelio De Laurentiis, storico produttore dei film e ora della serie di Carlo Verdone (lavorano insieme da 22 anni), si esprime con toni ancor più netti: “Il problema è che i film italiani spesso sono brutti e scritti male. È anche questa la verità. Il cinema ha come compito quello di istituire un rapporto con il pubblico, fare da ponte. Il mercato è un elemento importante, di cui tenere conto. A volte mi è capitato di dover rinunciare a dei progetti, perché andavano fuori dagli obiettivi di mercato. Erano rischiosi”.
Il fondatore della Filmauro ha poi aggiunto: “Per la seconda stagione di ‘Vita da Carlo’ siamo passati dal gruppo Prime Video a Paramount+, non perché la piattaforma di Amazon non volesse realizzare una seconda stagione, ma perché Paramount – che ha una lunga tradizione nel cinema – ha voluto con più convinzione produrre la serie. Siamo stati d’accordo sin da subito su tutti i punti della negoziazione”.
Pungolato dalle domande sul suo ritorno al cinema, Verdone ha dichiarato: “Certo che penso al cinema. Appena avrò concluso questa serie – abbiamo già scritto la sceneggiatura della terza stagione e andremo sul set già il prossimo novembre –, negli accordi con la Filmauro c’è il contratto di un film per il cinema”. Il noto autore romano ha poi affermato: “Lavorare a una serie Tv è più faticoso. L’aspetto positivo, però, è nella fase di scrittura: il copione di una serie ti permette più possibilità narrative, offre un campo espressivo enorme. Un film al cinema meno, perché devi tenere conto della durata limitata e delle dinamiche del copione”.

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