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Fede e Luce: assemblea generale a Strasburgo. “Rendere protagoniste le persone con disabilità nella Chiesa e nella società”

(Foto Angela Grassi)

Il movimento Fede e Luce sta vivendo in questi giorni a Strasburgo l’assemblea generale che si svolge ogni cinque anni radunando le 52 province in cui sono accorpate 1190 comunità di incontro fra persone con disabilità intellettiva, i loro genitori e alcuni amici. È stato eletto il nuovo Consiglio di amministrazione di Fede e Luce internazionale, affiancato dall’assistente spirituale, il milanese don Marco Bove: Raul Izquierdo Garcia (Spagna), coordinatore internazionale; Maria-Silvia de Jesus Tavarez (Brasile), assistente coordinatrice internazionale; Antonio Donega (Brasile), presidente; Michat Abbosh (Libano), vicepresidente; Antoine de la Taille (Francia), tesoriere; Amgad Edward (Egitto), Judex Violette (Mauritius) consiglieri.
Il movimento, presente in tutti i continenti, ha votato le priorità per i prossimi 5 anni, tra cui – precisa una nota – l’apertura a relazioni con altre realtà, il rafforzamento dell’ecumenismo, la formazione a tutti i livelli, una maggiore attenzione alla comunicazione.
Raul Izquierdo e Maria Silvia de Jesus Tavarez, confermati nel loro ruolo dopo avere affrontato gli anni difficili del Covid, “hanno toccato i temi chiave di cui tenere conto: il Vangelo della piccolezza da annunciare a una società sempre più secolarizzata, trovare il modo giusto di essere attrattivi senza tradire la propria identità, rendere protagoniste le persone con disabilità nella Chiesa e nella società valorizzando i loro doni, trovare nuovi linguaggi mantenendo lo spirito di servizio, portare un messaggio di amore e inclusione là dove regnano solitudine e paura, la necessità di potenziare il fundraising per poter meglio accompagnare il cammino delle comunità nel mondo intero”.

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