Diocesi: Prato, la Fondazione Caritas ha presentato il bilancio sociale. Nel 2022 1.221 famiglie seguite, per un totale di 3.000 persone sostenute

(Foto: diocesi di Prato)

Ogni servizio, ogni opera messa in campo dalla Fondazione Solidarietà Caritas onlus di Prato nascono come risposta a un bisogno di chi quotidianamente si affaccia ai centri d’ascolto in via del Seminario. Alla base di tutto c’è proprio l’ascolto, poi vengono l’accompagnamento e l’aiuto concreto. Nel 2022 sono state 1.221 le famiglie seguite dagli operatori, per un totale di 3.000 persone sostenute attraverso l’erogazione di un contributo in denaro – oltre 57mila euro per il pagamento di utenze, farmaci, visite mediche, ma anche abbonamenti dell’autobus – oppure la presa in carico in un uno dei molteplici servizi promossi e gestiti dalla “galassia” della Fondazione Caritas. La fotografia di questo prezioso impegno, portato avanti da 19 dipendenti e 151 volontari, emerge dal bilancio sociale 2022, recentemente pubblicato sul sito web dell’ente per essere messo a disposizione della città.
“Vogliamo mettere a conoscenza di tutti le nostre attività – spiega il presidente della Fondazione Caritas Umberto Ottolina –, perché il mio timore è che siano in larga parte solo le persone che hanno un disagio a conoscere i nostri servizi, mentre è importante coinvolgere la comunità cittadina perché sia data l’opportunità a tante persone di poter offrire il loro contributo”. Lo scopo del bilancio sociale dunque è quello di rappresentare la realtà, multiforme e variegata, della Fondazione, istituita nel 2017 dall’allora vescovo di Prato Franco Agostinelli e confermata dal vescovo Giovanni Nerbini, per essere lo strumento gestionale della Caritas diocesana, che invece è il braccio operativo e pastorale della diocesi nel sostegno alle persone in povertà. Il supermercato solidale dell’Emporio, le case di accoglienza per uomini soli o malati, la ronda per i senzatetto, i progetti per il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate sono tra le opere di carità messe in campo.
Nel 2022 i quattro operatori addetti all’incontro con gli assistiti hanno effettuato 3.534 colloqui. Delle 1.221 famiglie seguite dalla Caritas di Prato, il 42,8% è composto da italiani, l’età media è alta (56,8 anni) e le donne rappresentano il 60% circa. “Prevalgono le situazioni di carenza di lavoro per chi potrebbe ancora essere attivo – afferma Massimiliano Lotti, responsabile dell’osservatorio sulle povertà a Prato – e di pensioni molto basse rispetto alle esigenze di vita quotidiana. Sono anche abbastanza frequenti le situazioni dove i principali tagli di spesa riguardano la salute nel tentativo di pagare utenze e affitti, che rimangono comunque i capitoli più onerosi”. Per quanto riguarda gli stranieri, le nazionalità più rappresentate sono quelle marocchina (12,3%), albanese (9,6%), nigeriana (8,8%) e ucraina (4,4%). Le donne sono il 73,2%. La quota dei minori è di 1138, la maggior parte vive nelle famiglie immigrate. Quasi tutti vivono con genitori privi di lavoro o con un lavoro precario o insufficiente.
Per svolgere i propri servizi, la Fondazione nel 2022 ha speso 960mila euro. “Una buona parte di questi soldi ci arrivano dall’8 per mille alla Chiesa cattolica – afferma il direttore della Fondazione, Carlo Ferrari – poi dalle convenzioni con gli enti pubblici, dai contributi da enti e associazioni e dalle donazioni da privati, che lo scorso anno sono state di 93mila euro”.

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