Spei Satelles: Notargiacomo (Cnr), “la realizzazione del nanolibro è stata come un viaggio”

”La missione del Cnr contempla, oltre alla ricerca fondamentale, la promozione del benessere sociale e culturale”. Lo ha detto Andrea Notargiacomo, primo ricercatore dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), intervenendo alla presentazione del progetto Spei Satelles. Grazie al Cnr e alla sua esperienza nelle nanotecnologie, è stato realizzato un microchip di silicio che riporta in maniera ultra miniaturizzata le informazioni del libro sulla Statio Orbis del Papa del 27 marzo 2020. “Abbiamo lavorato con una intensa e continua interazione con il Dicastero della Comunicazione per riprodurre in dimensioni microscopiche il contenuto della pubblicazione costituita da 150 pagine di foto e testo”, ha spiegato Notargiacomo: “Abbiamo quindi realizzato un ‘Nano Libro’, che non è una mera riproduzione grafica miniaturizzata ma una riproduzione della versione del Libro in formato digitale, in cui la sequenza di bit ‘1’ e ‘0’ del linguaggio binario, è stata codificata in termini di presenza o di assenza dei nano fori”. Il Nano Libro è costituito da una sottile lastrina di silicio, di forma quadrata con lato inferiore a 2 mm sulla quale è stata “incisa” la sequenza di nano fori, ottenuti utilizzando tecnologie avanzate di nano-fabbricazione disponibili al Cnr. Sulla superficie del Nano Libro sono stati anche riportati elementi grafici e una chiave crittografica di lettura che riproduce la corrispondenza tra testo, linguaggio binario e sequenze di nano fori. “Per avere un’idea della scala delle dimensioni dei singoli nano fori, prendiamo in considerazione le dimensioni di un capello che tutti noi possiamo vedere con i nostri occhi, anche se estremamente sottile”, ha detto il ricercatore: “Ebbene, i nano fori sono più piccoli di un millesimo del diametro di un capello, e sono assolutamente invisibili sia ad occhio nudo sia a un microscopio ottico”. “La realizzazione del Nano Libro non è stata solamente una attività di sviluppo tecnologico ma ha rappresentato un viaggio, fonte di grande arricchimento, guidati dalla consapevolezza di poter contribuire a veicolare un messaggio di profondo significato”, ha concluso Notargiacomo: “Siamo grati di aver potuto realizzare questo microscopico oggetto, un piccolo passeggero in un satellite che porterà una voce di speranza universale”.

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