Democrazia: mons. Gallagher, “individualismo e utilitarismo sembrano essere le sole risposte al bisogno di felicità”

“L’individualismo e l’utilitarismo sembrano essere le sole risposte al bisogno di felicità che consolidano strutture di falsa democrazia”. Lo ha detto mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Santa Sede, aprendo il convegno internazionale “Democrazia per il bene comune. Quale mondo vogliamo costruire?” nell’Aula Magna della Pontificia Università Gregoriana con una lectio magistralis sul contributo del cristianesimo alla democrazia: “Cento anni prima della Magna Charta, che sancisce la nascita del Parlamento inglese, i cistercensi si erano già dotati di un parliamentum che si riuniva per chiedere l’accordo della comunità prima di impegnarla in azioni”. Mons. Gallagher ha ricordato come “nella modernità gli attori sociali hanno sempre più l’impressione che il tempo stia loro sfuggendo, che sia troppo breve. Sembra che il tempo sia percepito come una materia prima da consumare al pari del petrolio e del gas e che, come questi, sta diventando sempre più raro e costoso”. Questa dinamica, ha aggiunto, fa vivere all’uomo moderno gli eventi della sua vita, e dunque anche quelli della società senza la possibilità di essere compresi. La democrazia, ha spiegato Gallagher, avrebbe bisogno del tempo lungo della decisione, mentre oggi è la velocità l’unico parametro di efficacia: “Nel XXI secolo sempre più si rileva che le riforme politiche non hanno più lo scopo di migliorare le condizioni sociali e plasmare le politiche di governo in base a obiettivi culturali o sociali definiti democraticamente. La politica sembra avere, invece, come unico fine quello di mantenere o rendere le società competitive e sostenere le capacità di accelerazione. Le riforme sono quindi giustificate come ‘adattamenti necessari’ a bisogni strutturali”.

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