Attacco scuola salesiana di Nazareth: Salesiane, “compiuto da sconosciuti che non rappresentano la nostra comunità amorevole e solidale”

Quanto è accaduto “è stato compiuto da sconosciuti che non rappresentano in nessun modo la nostra comunità amorevole e solidale, ma piuttosto sono persone che cercano di destabilizzarne la sicurezza e l’incolumità attraverso comportamenti irresponsabili e immorali”. Così le Suore salesiane di Nazareth commentano l’attacco al loro convento e alla scuola, avvenuto lo scorso 23 marzo, “alle ore 20.15, compiuto da cinque persone mascherate, non identificate, munite di bastoni”. In un comunicato, pervenuto al Sir, le suore ricostruiscono nei dettagli la vicenda “per evitare – scrivono – confusione e per non alimentare voci e ricostruzioni errate”. Questo, affermano, con lo scopo di “mantenere la nostra società interdipendente e vivere in pace nonostante le differenze e la molteplicità dei suoi gruppi”. Si è trattato di un attacco alla “santità dell’opera salesiana e all’istituzione che educa tutte le generazioni all’amore e alla tolleranza perché Dio è amore. Questo è il nostro messaggio educativo ai bambini di Nazareth”. Questi i fatti riportati dalle suore salesiane: “Dopo aver suonato più volte il campanello, una delle suore ha aperto il cancello principale del monastero rimanendo sorpresa dal loro aspetto esteriore poiché indossavano delle maschere nere. Dopo essere entrati, uno di loro le ha chiesto di dire ‘Ramadan Kareem’ (Ramadan sia generoso). Lei ha risposto alla sua richiesta ripetendo ‘Ramadan Kareem’. Poi le ha detto di convertirsi ottenendo in risposta ‘sono nata cristiana e morirò cristiana’. A quel punto la suora ha cercato di chiudere il cancello” senza successo mentre “gli sconosciuti picchiavano con i bastoni sul cancello stesso per spaventare le suore che, scese per capire cosa stesse accadendo, hanno chiesto agli uomini mascherati di lasciare il luogo”. Cosa che è avvenuta non prima di “aver pronunciato parole oscene e di essersi lasciati andare a movimenti immorali. Solo a quel punto le suore sono riuscite a chiamare la sicurezza all’interno delle mura della scuola e la polizia per le indagini sull’accaduto”. L’attacco del 23 marzo segue quelli del 16 marzo scorso, colpi di arma da fuoco esplosi da ignoti contro una scuola e un convento di suore francescane sempre a Nazareth, e di domenica 19 marzo, “attacco terroristico di due estremisti israeliani”, alla Tomba di Maria, a Gerusalemme.

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