Ucraina: mons. Vasil (Kosice) dal confine slovacco, “grazie in particolare all’Italia” per gli aiuti arrivati. “Preghiamo perché si possa arrivare presto ad una pace giusta e duratura”

(Foro Sir)

“Grazie a tutti”, in particolare all’Italia, per gli aiuti arrivati in questo anno di guerra e “preghiamo insieme che questa situazione possa al più presto arrivare ad una pace giusta e duratura”. È quanto afferma l’arcivescovo Cyril Vasil, eparca di Košice, in un videomessaggio in italiano ripreso al confine ucraino-slovacco. “Sono qui – dice mons. Vasil – al confine ucraino come un anno fa. Siamo qui per ricordare l‘evento che ha scosso tutta l’Europa e la coscienza di tutto il mondo. Un anno fa la nostra Chiesa era tra le prime organizzazioni che stavano in questo confine, accogliendo le migliaia di donne e bambini che fuggivano dalle bombe russe. È stata un’organizzazione che cresceva pian piano con i bisogni: dalla distribuzione di cibo, al pernottamento, ai trasporti. Abbiamo poi continuato il nostro lavoro nei centri di smistamento dei rifugiati come nelle stazioni ferroviarie e adesso continuiamo”, sostenendo progetti di apprendimento della lingua slovacca che può aiutare i profughi a integrarsi meglio. Mons. Vasil ricorda che “molti aiuti ci sono arrivati dall’Italia, dalla Caritas, dalle diocesi, dagli scout e la nostra Chiesa ha servito come un imbuto per aiutare questi aiuti in Ucraina e distribuirli poi ai posti che ne avevano più bisogno. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che in questo periodo, specialmente nelle prime settimana ma anche durante tutto l’anno ci hanno aiutato ad aiutare gli altri. Voglio ringraziare tutti i volontari che sono venuti e tutti coloro che si sino presi la cura di portare i rifugiati ucraini in Italia”.

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