Naufragio nel Crotonese: don Ceva (Caritas diocesana), “ci siamo resi disponibili per le prime necessità”

La Caritas diocesana di Crotone-Santa Severina si è resa disponibile per ogni esigenza in seguito alla tragedia che ha colpito i migranti domenica mattina nel tratto di costa di fronte a Steccato di Cutro. Don Stefano Cava, direttore dell’Ufficio, insieme ai suoi collaboratori si è subito recato sul luogo del naufragio. “Ci stiamo adoperando per qualsiasi esigenza – ha detto al Sir –, appena avvenuta la tragedia abbiamo visto di persona la situazione nella zona del dramma: i morti sulla spiaggia, la presenza purtroppo di morti in mare e di un bambino in acqua. Subito dopo il naufragio, 22 migranti sono stati ricoverati per accertamenti”. In costante interlocuzione con le autorità che si sono occupati degli sbarchi, “la Caritas diocesana è pronta”, ha detto don Cava. Ieri mattina “abbiamo subito provveduto a portare indumenti al pronto soccorso e ci siamo resi disponibili anche per le prime necessità, cioè per la fornitura di cibo e acqua, ma ci hanno comunicato che i pazienti ricoverati in ospedale hanno prima bisogno di un intervento farmacologico, per cui il primo rifocillamento è affidato al nosocomio”.

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