Maltempo: Coldiretti, “Po sale di appena 1 cm, resta allarme siccità”. “Vento gelido su piante in fiore, Sos raccolti”

“Il maltempo con pioggia e neve hanno fatto salire di appena 1 centimetro il livello del fiume Po che di appena un centimetro che resta a secco e al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate”. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti della perturbazione nel weekend con l’allerta della Protezione di civile in ben 11 Regioni. “Lo stato del più grande fiume italiano – sottolinea l’associazione – è rappresentativo della situazione in cui si trovano i principali corsi d’acqua e laghi che restano con percentuali molto basse di riempimento per il periodo che vanno dal 36% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino al 19% di quello di Como ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico”. L’arrivo delle precipitazioni è importante per aiutare i cereali in campo e consentire le lavorazioni dei terreni per preparare le semine primaverili ma ci vorrebbe oltre un mese di pioggia in una situazione in cui si registra un deficit idrico del 30% che sale addirittura al 40% nel nord Italia, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.
“A preoccupare – continua Coldiretti – è anche il brusco e improvviso abbassamento delle temperature ed il vento gelido che danneggiano le fioriture fuori stagione di mandorli, peschi e ciliegi, anticipate da settimane di caldo anomalo, con il rischio concreto della perdita dei raccolti. La natura è in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che – evidenzia l’associazione – si sono svegliate e predisposte alla ripresa vegetativa ma si registra anche la maturazione in anticipo delle primizie che sono ora particolarmente sensibili al freddo che si è abbattuto sulla Penisola”.

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