Naufragio nel Crotonese: Azione Cattolica, “no alla ‘burocrazia dei numeri’, necessaria nuova operazione ‘Mare Nostrum’”

L’Azione Cattolica italiana esprime “forte dolore e cordoglio” per l’ennesima tragedia del mare che ha visto coinvolti migranti e molti bambini davanti le coste crotonesi. “Non può e non deve lasciarci indifferente. È ora che l’Europa faccia qualcosa – continua la nota –. Insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riteniamo indispensabile che ‘l’Unione europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di essere umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei Paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanze di prospettive’”.
Allo stesso tempo, l’Ac invita il Governo italiano a “fare di più e a fare meglio riguardo il fenomeno migratorio che è un’emergenza ormai globale”. “In questi giorni il Parlamento ha approvato definitivamente il ddl n. 553, sulla cosiddetta gestione dei flussi migratori. Rimaniamo perplessi da un impianto legislativo basato esclusivamente sulla ‘burocrazia dei numeri’ e il tetto massimo dei flussi migratori, come se i migranti che sbarcano disperati sulle nostre coste non avessero vite e volti, capaci anche – come ormai tutte le analisi socioeconomiche ci dicono una volta integrati – di produrre ricchezza per questo nostro Paese e diventare un volano positivo per la natalità, che produce numeri allarmanti”. La richiesta dell’Azione Cattolica a Governo, Parlamento e Istituzioni comunitarie, è quella di “ascoltare anche il grido che proviene dalla società civile e dal mondo cattolico, una nuova operazione ‘Mare Nostrum’ che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra le Istituzioni e i Paesi; l’apertura stabile e proporzionata di vie di ingresso legali come visti per lavoro e nuovi criteri che amplino i ricongiungimenti familiari”.

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