Femminicidi: Mppu Italia e Città Nuova, s’introduca nelle scuole l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze

“L’ennesimo femminicidio commesso nel nostro Paese – la terribile uccisione di Giulia Cecchettin, studentessa universitaria di 22 anni – sollecita tutte le forze politiche e civili ad un’azione congiunta a favore dell’educazione affettiva e al rispetto delle differenze dei ragazzi e delle ragazze”. Il Tavolo parlamentare contro la dispersione scolastica e le povertà educative, promosso dal Movimento politico per l’unità (Mppu Italia) Italia e dalla rivista Città Nuova e composto da associazioni professionali della scuola e da rappresentanti degli studenti e delle famiglie, ha presentato alle forze politiche di maggioranza e di opposizione un documento condiviso per chiedere l’introduzione nelle scuole dell’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze. La bozza del documento, è stata presentata il 9 novembre scorso nella sala Colletti del Palazzo dei Gruppi parlamentari, alla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia) e alle rappresentanti dell’Intergruppo parlamentare su dispersione scolastica e povertà educative: la presidente Irene Manzi (Pd), Stefania Tassinari (Forza Italia), Stefania Ascari (M5S), Francesca Ghirra (Alleanza Verdi Sinistra), Valentina Grippo (Azione), Giovanna Miele (Lega). Presenti anche Laura Ravetto (Lega) e Sara Ferrari (Pd) della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Femminicidio. Promotori del documento sulla necessità di un intervento educativo su queste tematiche così delicate e importanti le associazioni: Adi, Aimc, Andis, Anp, Cidi, Diesse, Edu, Fism, Ius Sophia, Mce, Rete insegnanti Italia, Uciim, Movimento studenti di Azione cattolica, Giovani di Forza Italia, Giovani del Pd, Forum delle Associazioni familiari, insieme a Mppu Italia e alla rivista Città Nuova. I firmatari della bozza sono partiti dall’esame delle proposte di legge presentate dalle deputate Ascari, Manzo, Ravetto. Alle forze politiche si chiede di mettere da parte le ideologie per il bene prioritario delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi. Si sollecita di conseguenza l’urgente calendarizzazione di una delle proposte di legge presentate dalle diverse forze politiche, al fine di discuterne rapidamente nel confronto parlamentare e approvare una legge necessaria e condivisa.

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