Regno Unito: Sinodo anglicano, ok in via sperimentale alle unioni per le coppie omosessuali. Chiesa inglese divisa

Saranno cerimonie che assomiglieranno a matrimoni per coppie omosessuali, con la partecipazione dei parenti, letture e musica scelte per l’occasione. Anche se in via sperimentale, il Sinodo, l’organo che guida la Chiesa d’Inghilterra, riunito a Church House, nel centro di Londra, ha dato il via libera a questa novità, pur con profonde divisioni. Le nuove liturgie che celebrano l’unione di coppie omosessuali stabili unite civilmente dalla legge britannica, seguiranno ora un iter complesso con consultazioni in ogni diocesi. Un processo destinato a durare fino al 2025. Per questo motivo il vescovo di Oxford, Steven Croft, ha introdotto una “scorciatoia”, un emendamento che propone un periodo sperimentale così che le nuove cerimonie potranno partire già tra qualche settimana. La Chiesa di Inghilterra rimane, su queste liturgie, profondamente divisa. L’emendamento del vescovo di Oxford ha ottenuto una maggioranza risicata nelle tre camere che compongono il Sinodo, 100 pastori contro 93, 104 laici contro 100 e 23 vescovi contro 10 e la Chiesa ha rischiato di dividersi. “Si tratta di un tema che ci porta alla rottura”, ha ammesso l’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, nel suo discorso inaugurale al Sinodo. “So che, dopo questo voto, molti non mi inviteranno più a casa loro anche se la mia casa sarà sempre aperta per loro”, ha detto, nel suo discorso conclusivo al Sinodo, il vescovo di Londra Sarah Mullally. A lei è toccato guidare un processo di consultazione su sessualità e identità, durato sei anni, che ha coinvolto migliaia di anglicani e che ha portato alla stesura delle nuove liturgie, nel tentativo di mantenere l’unità della chiesa di stato inglese.

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