Palestina: Odeh (amb. Palestina in Italia), “ciò che sta succedendo nei nostri territori e nella Striscia di Gaza è una disgrazia per tutta l’umanità”

“Ciò che sta succedendo in Palestina e in particolare nella Striscia di Gaza è una disgrazia per tutta l’umanità. Una vergogna che ha tolto la maschera a chi in teoria difende i diritti umani, il diritto internazionale, i trattati, gli accordi, e gli obiettivi su cui si basano tutte le organizzazioni delle Nazioni Unite”. È quanto afferma l’ambasciatrice di Palestina, Abeer Odeh, in una dichiarazione, “con il sostegno degli Ambasciatori Arabi in Italia”, diffusa oggi. “Tutti questi strumenti – scrive la diplomatica – erano stati pensati anche e soprattutto per il popolo della Palestina, che invece sembra l’unico a non poterne godere e a non esserne protetto”. “Anche la guerra – rimarca Odeh – ha le sue leggi, ma l’occupazione israeliana sembra al di sopra di queste leggi, poiché le viola quando vuole senza che nessuno glielo impedisca e senza doverne pagare le conseguenze. Stiamo di nuovo lottando per smascherare la falsa narrazione degli occupanti e far valere il nostro diritto alla nostra terra. Dopo 75 anni di occupazione brutale della nostra terra, dobbiamo ancora difendere questo nostro diritto fondamentale così come quello di avere uno Stato indipendente, mentre siamo di nuovo sottoposti ad una guerra totale, che è militare, politica e mediatica”.
Nel testo l’ambasciatrice ricorda che “per 16 anni, la Striscia è stata sotto assedio totale”. “I suoi residenti sono privati di tutti i beni primari, compresi l’acqua, il cibo, l’elettricità, le medicine e il carburante. Non hanno il diritto di lavorare né di muoversi, non hanno diritto a una vita decorosa. Oggi siamo testimoni di una catastrofe umanitaria di fronte alla quale abbiamo le mani legate”. Ma nonostante tutto ciò, conclude, “rimaniamo sulla nostra terra e la difendiamo come ci è possibile, rifiutando l’idea di essere deportati, perché dopo le deportazioni che abbiamo già subito non possono essercene altre. Il popolo palestinese è generoso e resistente, resuscita dalle ceneri come una fenice”.

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